l’industria della moda sposa la sostenibilità
Il costo del lavoro, la complessità della filiera, l’instabilità del mercato, il prezzo delle materie prime, la delocalizzazione e la crisi economica.. sono tutti fattori economici e socio-politici che portano l’industria della moda a confrontarsi continuamente con nuove problematiche e sfide impegnative. 93 miliardi di metri cubi di acqua vengono usati per la produzione tessile. I trattamenti tessili e le fasi di tintura sono la causa del 20% dell’inquinamento globale delle acque dolci. Dei 100 miliardi di capi prodotti ogni anno, il 35% diventa uno scarto, producendo 92 milioni di tonnellate di rifiuti corrispondenti al 4% dei rifiuti solidi globali.

sostenibilità
La sostenibilità nella moda conta.
L’industria della moda ha avviato azioni importanti per portare avanti una serie di azioni che garantiscano collaborazione, innovazione e coordinamento a livello di sistema.

la camera nazionale della moda
In questo contesto la Camera Nazionale della Moda Italiana ha assunto un ruolo centrale: dal 2011 si impegna a diffondere il principio di una moda sostenibile, in quanto valore fondante del sistema moda italiano, e opera come supporto e stimolo per le aziende italiane interessate a investire concretamente nella sostenibilità.


il nostro contributo
In quanto partner di rilievo nella supply chain di grandi brands del lusso, Giuntini si è sempre schierata a favore della moda sostenibile. Innanzi tutto nella gestione corretta delle sostanze chimiche utilizzate all’interno del processo produttivo: un’esigenza imprescindibile. È per questo motivo che dal 2015 Giuntini ha deciso di creare all’interno dalla propria azienda una Procedura di Chemical Management che è stata definitivamente implementata con la certificazione ISO 14001, conseguita a Marzo 2017, che ha definito questo strumento conforme alla normativa e quindi funzionale.
